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Antica ed assai nobile famiglia le cui origini si rinvengono in Sarsina, cittadina dell'Emilia-Romagna, da cui prese il nome. Successivamente si trasferì nel bergamasco, precisamente a Locatello nella Valle Imagna e qui i suoi membri risiedettero fino alla fine del XIV secolo. Agli albori del secolo decimo quinto, la famiglia passò in Ceneda, ove i suoi membri appartennero alla Corporazione nobile ed al Consiglio di Ceneda. Fu quindi confermata nella sua nobiltà, con Sovrana Risoluzione 28 ottobre 1823, in persona di Giovanni Battista Maria, del fu Benedetto, qu. Pietro, e della sig.ra Maddalena Grempsil, vedova del fu Giovanni Maria Peris, nato il 26 marzo 1801 e di Raffaello Maria, del fu Benedetto, nato il 19 dicembre 1805. Un ramo passò in Serravalle, sviluppando interessi di tipo mercantile sulla via Cadore-Venezia. Un altro ramo ancora passò nel secolo decimo sesto in Conegliano e da esso procede quel Simone Sarcinelli che, nel 1511, trovasi descritto nei Registri del Consiglio Nobile di Conegliano, come "Funzionario negli uffizj patrj". I suoi successori, con costante progressione, ebbero ingresso nel detto Consiglio, sino alla sua cessazione. Nel 1574, inoltre, la famiglia ospitò nella sua casa di Conegliano Enrico III, re di Francia, che reduce dell'abbandonato trono polacco andava a raggiungere quello di Francia. In quell'occasione un Francesco venne creato cavaliere, dal detto re. Questo ramo fu confermato nella sua nobiltà con Sovrana Risoluzione 5 maggio 1820, in persona di: Antonio Gaetano Vincenzo Sarcinelli, del fu Pietro e della nobil sig.ra Elisabetta Gonemi, nato il 23 aprile 1774, unitosi in matrimonio, il 26 settembre 1796, con la nobil sig.ra Elena Grimani, del fu Almoro, e di Scipione Gaetano Cattarin Sarcinelli, del fu Pietro, nato il 6 luglio 1778, ammogliatosi il 15 febbraio 1809, con la sig.ra Maria Ongaro. Il blasone della famiglia Sarcinelli è una simbolica rappresentazione