Nobles en:Italia (Regno di Napoli - Regno di Sicilia)
El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Famiglia originaria di Napoli e della quale si hanno antichissime memorie. Ai tempi dell'imperatore Alessio, un Giovanni donò alcuni beni al monastero di S. Pietro. Nel 1275 un Tommaso, da Scala, insieme con altri di quella contrada, prestò mille once d'oro a re Carlo, ricevendo in pegno la corona reale adorna di gioielli. Guglielmo fu nominato collettore nel seggio di Portanova per riscuotere la dote di Isabella, figliuola di re Carlo. Nel 1454 un Luigi, apparteneva al seggio di Portanova, era maestro portolano. Un Francesco, conte di Sarno, ebbe gran parte nella famosa congiura dei baroni. Aveva,infatti, fatto società commerciale con Ferdinando I, dalla quale aveva tratto ingenti ricchezze. Scioltasi questa, sovvenne il re di danaro e navi, ricevendone in cambio il contado di Sarno, e poi quello di Cariati; fu fatto anche grande ammiraglio. Ma avendo avuto sentore che il duca di Calabria, poi Alfonso II, aveva proposto al re d'impadronirsi delle sue sostanze e di quelle di altri signori ritenuti poco ligi alla Corona, s'accordò segretamente con questi allo scopo di mettere sul trono Renato d'Angiò. Al detto accordo aderirono i principali baroni del regno, fra i quali Antonello Sanseverino, principe di Salerno, Girolamo Sanseverino, principe di Bisignano, Pirro del Balzo gran contestabile e principe d'Altamura, Giovanni Caracciolo duca di Melfi, e molti altri, nonchè lo stesso papa Innocenzo VIII. Non è questo il luogo di narrare tutti gli avvenimenti che se seguitono. Solo diciamo che la congiura fallì per la sopravvenuta pace tra il pontefice e Ferdinando I, il mancato invervento di Renato d'Angiò e le blandizie usate dal re verso i ribelli, ai quali promise più ampio perdono. S'era intanto progettato il matrimonio tra il figliuolo del conte di Sarno con la figlia di Antonio Piccolomini, duca d'Amalfi, nipote del re. Fu perciò il Coppola invitato in Castelnovo assieme ad altri baroni. Ad un segnale convenuto, egli assieme al conte di Carinola, al segretario Petrucci, al conte di Policastro ed altri furono fatti prigionieri. Il conte di Carinola fu attaccato alla coda di un bue e fatto a pezzi nella piazza del Mercato. Il conte ...
El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
BlasónCoppola
1. Escudo de la familia: Coppola
Idioma del texto: Italiano
D'azzurro, ad un calice d'oro sostenuto da due leoni affrontati del medesimo.
Blasone della famiglia Coppola in Napoli fregiata dei titoli di duchi di Canzano e conti di Sarno; fonti bibliografiche: "Armorial Général par J.B.Rietstap - Deuxième èdition refondue et augmentée - Tome I A-K"; Libro d'Oro Napoletano; Archivio di Stato di Napoli.
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D’azzurro, seminato di gigli d’oro, alla coppa dello stesso, attraversante sul tutto.
Stemma della famiglia Coppola in Campania e Sicilia. Fonte bibliografiche: "Armorial Général par J.B.Rietstap - Deuxième èdition refondue et augmentée - Tome I A-K"; "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia.
D'azzurro alla coppa d'oro, circondata da cinque gigli del medesimo.
Blasone della famiglia Coppola in Campania fregiata del titolo di duchi di Canzano; fonti bibliografiche: Libro d'Oro Napoletano; Archivio di Stato di Napoli; Sezione Diplomatica; "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.