Antica ed assai nobile famiglia di Carsoli (AQ), la quale vuolsi sia la medesima che figura, nel secolo decimo sesto, ascritta tra le nobili romane. Di tale nobiltà si fa cenno, infatti, in un antico libro di stemmi, conservato nella biblioteca municipale di Spoleto. Verso la metà del XVI secolo, il casato prese stanza in Todi, con il dottore in legge, Messer Placido. Ebbe questi come figlio messer Flavio che, trovandosi nelle condizioni prescritte dagli statuti tudertini, chiese ed ottenne, nell'aprile 1590, l'aggregazione a quella nobile cittadinanza, come appare dalle pubbliche riformanze. Da Todi i suoi discendenti si trasferirono in Acquasparta e, agli albori del XVIII secolo, in Spoleto, in persona di Filippo che, per essere già patrizio di Todi e per aver contratto nozze con la nobile Flavia dei Conti di Campello delle primarie della città, ottenne, il 19 nov. 1719, di essere anch'egli ascritto all'illustre ceto patrizio di ...
D'azzurro, al leone d'oro, sostenuto da tre cime di scoglio di verde in punta, il tutto accompagnato da tre stelle di otto raggi del secondo male ordinate in capo. Cimiero: un leone uscente d'oro.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. secondo, pag. 160, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
D'argento, al monte al naturale di verde movente dalla punta, sormontato da una cometa d'oro.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. secondo, pag. 160, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
Un monte di tre cime movente dalla punta, accompagnato in capo da due freccie passate in croce di S. Andrea e sormontato da una stella.
Blasone della famiglia MONTANI o MONTANO di Urbino. Appartiene a questa casa il celebre poeta Marco Montano contemporaneo ed amico di Torquato Tasso. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Di rosso, al leone d'argento con doppia coda passata in croce di S. Andrea.
Blasone della famiglia Montani del Trentino. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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