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Ceppo di questa celebre famiglia furono Buonconte e Taddeo nel XIII secolo, i quali discendevano da un ramo dei conti di Carpegna, che fatto acquisto del castello di Montefeltro ne presero il nome. Ambedue erano figli di Monfeltrino valoroso capitano, e si fecero inscrivere nella cittadinanza di Rimini. Buonconte, valorossisimo capitano al servizio dell'Imperatore Arrigo VI, di Filippo di Svevia, e di Federico Re di Napoli e di Sicilia, che fu poi imperatore, in riconoscenza de'suoi servigi, nel 1213 ebbe da quest'ultimo la città d'Urbino che lasciò a'suoi discendenti, i quali tennero quel dominio per circa tre secoli dando sette conti e tre duchi. Essi furono costantemente seguaci e moderatori del partito ghibellino ed ebbero grande influenza nelle Marche e nei paesi limitrofi, e furono signori di molte città. Notevoli sopratutti furono Guido conte di Montefeltro, signore di Pisa e di Urbino, che eletto capo dei Ghibellini di quel paese che si estende da Ancona a Bologna, addimostrò gran senno militare e ruppe i Guelfi più volte, s'impadronì della città di Urbino, riottosa al suo dominio, che fu poi capitale degli stati di sua famiglia, e nel 1296 vestì l'abito di cordigliere e poco dopo morì lasciando i suoi stati al suo primogenito Federico, il quale morì trucidato nel 1322; Nolfo che sostenne lunghe guerre in Romagna, condusse i Pisani alla spedizione contro i Fiorentini nel 1342 e fu spogliato de' suoi domini dal Cardinale Egidio Albornoz Legato della Santa Sede; Guidantonio tolse a Braccio da Montome la città di Assisi; Federico II commendato come protettore delle lettere e delle arti, ebbe guerra più volte con Sigismondo Malatesta e più volte lo vinse, e fu innalzato alla dignità di duca di Urbino; e Guidobaldo figlio del precedente, principe dolce e pacifico, amico delle arti e delle lettere, che fu l'ultimo