Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Damiano
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Nobile casato astigiano, i cui membri, fin dal XV secolo, furono godettero di titoli e privilegi: consignori di Castelletto Merli, Castellinaldo, Piobesi, Ponzano; conti di Priocca, Verduno; marchesi di Saliceto (1752). Il Manno, nel suo "Blasonario Subalpino", così riporta: "Sono antichissimi di Asti, ma non di quei maggiori de hospitio. Passarono all’ordine gerosolimitano con due cavalieri e fecero prova nei quarti di Cacherano (1610) e Del Carretto (1688). Finirono stupendamente col cavaliere Clemente, una delle poche belle figure del floscio secolo XVIII° finiente. Incerte le generazioni più remote. Il Duca Carlo d’Orleans, come signore di Asti, aggregò Guglielmo di Simonino (1460, 13 ottobre) al “banco” dei nobili d’Asti, con Antonio Scipione, cameriere pontificio; Andrea, tesoriere; Benedetto; Pietro; protonotaro; Giancarlo e Giorgio, figli del fu consigliere ducale Benedetto. Questo Guglielmo, fece linea in Francia, dove furono signori di Vernègues ed ebbero un buon posto nella nobiltà provenzale e nel contado Avignonese. ...
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BlasoneDamiani
Variazioni Cognome: Damiano
1. Stemma della famiglia: Damiano
Lingua del testo: Italiano
Di rosso, alla stella (8) d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero.
Damiano, Damiani o Damianus di Asti, insigniti dei titoli di marchesi di Saliceto (1752); conti di Priocca, Verduno; consignori di Castelletto Merli, Castellinaldo, Piobesi e Ponzano. Consegnamenti 1613 e 1687; arma di D. Andreas Damianus Astensis, 1604.
Fonte: " Il Patriziato Subalpino" di Antonio Manno, Firenze, 1895-1906.
D'azzurro a due sbarre abbassate sotto una riga sormontata da tre teste coronate all'antica: il tutto d'oro.
Damiani di Napoli e Pozzuoli, patrizi di Pozzuoli e Damiani di Sicilia, nobili di Sicilia.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", Vol. II pag. 600; e
"Blasone In Sicilia ossia Raccolta Araldica" V. Palizzolo Gravina, Palermo 1871-75, p. 166.
D'azzurro al destrocherio vestito, uscente dal lato sinistro e recante nella mano un giglio di giardino fiorito di tre pezzi.
Blasone della famiglia Damiani in Puglia. Fonte bibliografica: "Araldica secolare a Lecce" di R.Costanzo, Lecce, Edizioni Grifo, 2010 ISBN 978-88-7261-396-2
Partito: nel 1° d'argento, a tre rami di rosaio di verde, fioriti di un pezzo di rosso, ordinati l'uno sull'altro; nel 2° d'azzurro, a tre fasce (o sbarre) d'oro.
Damiani di Pontremoli, Pisa, Siena e Livorno.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 5512.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie