Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti - Marchesi - Nobili
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Palmieri da Figline,Palmieri de Gangalandi,Palmieri del Drago,Palmieri del Rasoio,Palmieri della Camera,Palmieri Nuti
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Dossier Araldici :
Palmieri
Variazioni Cognome: Palmieri da Figline,Palmieri de Gangalandi,Palmieri del Drago,Palmieri del Rasoio,Palmieri della Camera,Palmieri Nuti
Antica famiglia senese, i cui membri giunsero al governo della città, durante i rivolgimenti seguiti alla caduta del reggimento dei Nove nella seconda metà del secolo XIV. Il primo risieduto fu Niccolò, nell'anno 1389, ma la prima illustrazione della famiglia è data dalla beata Sobilia, moglie di Buonfigliuolo, morta nel 1322. Erano ascritti al Monte del Popolo. Passano sessant'anni prima che un altro membro della famiglia partecipi al governo di Siena, cioè Bartolomeo, che fu provveditore di Biccherna nel 1458. Agnolo fu uno dei capi della fazione contraria a quella detta dei Biribatti, avendo l'appoggio degli Ordini dei Dodici e dei Riformatori (1845). Nel 1847 fu mandato a confine come reo di cospirazione contro il Governo di Siena, ma nel 1495 fu mandato come ambasciatore della Repubblica al re di Francia, per rallegrarsi della conquista di Napoli. Quando Pandolfo Petrucci lottava per affermare in Siena la sua signoria, Agnolo gli ...
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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
BlasonePalmieri
Variazioni Cognome: Palmieri da Figline,Palmieri de Gangalandi,Palmieri del Drago,Palmieri del Rasoio,Palmieri della Camera,Palmieri Nuti
1. Stemma della famiglia: Palmieri
Lingua del testo: Italiano
D'argento, alla gemella in fascia di rosso, sormontata da un grugno di cinghiale di nero, difeso d'argento.
Lo stemma si trova anche partito con quello della famiglia Nuti (fasc. 6117), per eredità di questa famiglia alla fine del XVIII secolo.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.6181.
D'argento, alla gemella in fascia di rosso, sormontata da un grugno di cinghiale di nero, difeso d'argento.
Giovanni Palmieri fu cavaliere cesareo e conte palatino: a lui si deve l'apposizione del capo, per concessione dell'imperatore Carlo V (1528). Lo stemma si trova anche partito con quello della famiglia Nuti (fasc. 6117), per eredità di questa famiglia alla fine del XVIII secolo.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc.6181.
D'oro, a due palme di verde passate in croce di S. Andrea, accompagnate in capo da un lambello di quattro pendenti di rosso.
Palmieri da Figline o Palmieri della Camera di Firenze, Santa Croce, Bue.
Fonti: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc. 3559. Il cognome «della Camera», che si trova anche da solo, è legato al fatto che membri della famiglia hanno ricoperto la carica di notai della Camera del Comune; sono inoltre indicati come «da Figline», per la loro origine. Nel Manoscritto 472, sembrano presenti due clave decussate, senza lambello.
D'oro, a due rami di palma decussati di verde, e al capo d'Angiò.
Palmieri della Camera di Firenze, Santa Croce, Bue.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 3559. Il cognome «della Camera», che si trova anche da solo, è legato al fatto che membri della famiglia hanno ricoperto la carica di notai della Camera del Comune; sono inoltre indicati come «da Figline», per la loro origine. Nel Manoscritto 472, sembrano presenti due clave decussate, senza lambello
D'oro, a due palme di verde passate in croce di S. Andrea, accompagnate in capo da un lambello di quattro pendenti di rosso.
Palmieri della Camera di Firenze, Santa Croce, Bue.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc. 3559. Il cognome «della Camera», che si trova anche da solo, è legato al fatto che membri della famiglia hanno ricoperto la carica di notai della Camera del Comune; sono inoltre indicati come «da Figline», per la loro origine. Nel Manoscritto 472, sembrano presenti due clave decussate, senza lambello.
Spaccato d'argento e d'azzurro, all'albero di palma al naturale, movente da un monte di sei cime d'oro, ed attraversante sulla partizione.
Palmieri di Maffio di Firenze.
Fonte: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, alla fascia d'argento (o di verde), sormontata da tre stelle a otto punte d'oro, ordinate in capo, e accompagnata in punta da un destrocherio di carnagione, vestito di rosso, tenente un martello al naturale.
Palmieri di Pisa.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 6182.
Di rosso, a due rami di palma di verde posti in palo decussati e talvolta ridecussati, accostati da due leoni affrontati d'oro.
Palmieri di Firenze, San Giovanni e Chiave. Si trova anche l'indicazione di provenienza «dal Rasoio» nel Mugello.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 3560.
D'azzurro all'albero di palma d'oro, accostato da due leoni dello stesso, affrontati e controrampanti al fusto. Motto: Iustus ut palma elorebit.
Palmieri di Napoli e Calabria.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, al monte di tre cime d'argento sostenente un pino al naturale accostato da due leoni di ..., affrontati e controrampanti; con tre stelle d' oro ordinate in fascia nel capo.
Palmieri di Cesena.
Fonte: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro ai tre rami di palma al naturale, due posti in croce di sant'Andrea ed il terzo in palo attraversante i precedenti, accompagnati da due stelle d'argento.
Palmieri di Monopoli.
Fonte: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'argento, al capriolo di rosso, accompagnato da tre gigli dello stesso.
Palmieri da Ferrara. Fonte: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie