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Titoli Nobiliari: Principe

Principi: E' universalmente ammesso che le persone le quali hanno il titolo di Principe sono i più elevati nella classe nobiliare ed hanno preminenza su coloro che posseggono quello di Duca" (Tratto dal Giornale Araldico Genealogico Diplomatico. Anno III Nr.1. Principe. Articolo pubblicato dall'illustre Giovan Battista Crollalanza). Il titolo di Principe è il più alto grado di nobiltà; ne è investito colui che gode il dominio di un Principato, oppure un membro della famiglia Reale. Il titolo di Principe può anche essere feudale o semplicemente onorario.

Era un tempo assai diffuso, specialmente per indicare sovrani assoluti di piccoli stati, e oggi limitato a due piccole monarchie: i principati di Monaco e di Liechtenstein. Più comunemente il titolo viene attribuito a determinati membri di case reali. In particolare all'erede al trono: principe di Galles nel Regno Unito, principe delle Asturie e di Gerona in Spagna, principe di Piemonte nel Regno d'Italia, Kronprinz nell'Impero Germanico, principe di Brasile in Portogallo (1640-1822).

La dignità di "principe dell'Impero" poteva essere conferita a tutti i vassalli diretti dell'Imperatore, che di fatto erano quasi indipendenti, qualunque titolo avessero: duca, principe elettore, conte palatino, margravio, langravio, burgravio, conte. Di questi feudi imperiali sopravvive indipendente il solo principato del Liechtenstein.

Il titolo fu assegnato anche a importanti personaggi italiani, come Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta o Alfonso II Del Carretto, marchese di Finale, i cui stati erano appunto feudi imperiali. In alcune rappresentazioni iconografiche delle loro insegne araldiche il tocco è bianco e non rosso, forse perché privi della dignità arciducale.

Dato che la maggior parte dei conti tedeschi e austriaci erano vassalli di uno dei principi dell'impero, di solito di un duca o di un elettore, il Congresso di Vienna volle distinguere i conti che erano principi dell'Impero da quelli che invece erano vassalli di un principe, così diede ai primi il titolo di principi. Sicché dal 1815 in Germania ed Austria il titolo di principe è inferiore a quello di duca e superiore a quello di conte.

I principi russi furono creati in modo simile, ma nel XVI secolo. Quando il principe di Mosca conquistò gli altri principati russi, prese per sé il titolo di Zar, ovvero di Imperatore della Russia. Per distinguere gli ex-principi, ormai divenuti vassalli dello zar, dagli altri nobili, i boiari, che erano sempre stati vassalli di uno dei principi, ai primi lasciò il titolo di "principe" per ricordare che erano degli ex-sovrani. Tuttavia, Pietro il Grande cominciò a concedere il titolo di principe anche ad altre famiglie, che non avevano mai avuto un principato indipendente, ed i suoi successori proseguirono in queste concessioni.

In Polonia ed Ungheria il titolo di principe non esisteva. Tuttavia nel periodo in cui questi regni furono sottoposti all'Austria, alla Russia ed alla Prussia, le maggiori famiglie locali ottennero il titolo di principe da una delle tre potenze. Lo stesso si può dire per la Repubblica di Venezia e per il Ducato di Milano, ed anche per il Belgio.

In Gran Bretagna, Spagna e Portogallo il titolo di principe è riservato all'erede al trono, così come avveniva nel Regno di Sardegna.

In altre lingue esistono parole diverse per i due significati. Ad esempio in tedesco Prinz è il figlio del re, mentre Furst è sia il sovrano di un piccolo stato, sia il principe dell'Impero.